Il lecchinaggio impera nel notiziario, diretto da Liguori, che interrompe i programmi della notte.
Nemmeno Emilio Fede, sempre in primo piano su “Striscia la notizia” per le quotidiane devozioni verso il Cavaliere era giunto a tanto. Ma i giornalisti di Liguori devono avere un particolare tipo di schiena flaccida se, giornalisti come dovrebbero essere, gettano alle ortiche ogni dignità pur di fare grande il Padrone. Ma la notte fra il 29 e 30 ottobre la sottomissione è stata sublime. Si trattava di “relazionare” sul fatto che il Cavaliere aveva aperto i Master (in effetti “corsi”: leggi fino in fondo) di Publitalia. Sentite il “giornalista” :« Il Presidente Berlusconi ha aperto oggi i Masters di Publitalia tenendo una “Lectio inauguralis” in cui ha racontato esperienze della sua gioventù». Formidabile l’operazione del lecchino che ha orecchiato ben altre lectiones, inventando sull’ esempio di una Lectio magistralis (cioè da maestro) in occasione di una laurea ad honorem. (Vabbè che il cavaliere nei momenti epici racconta di essersi mantenuto agli studi nientemeno che alla Sorbona strimpellando nei piano bar). Ma un giornalista queste cose non le deve fare, anzi non le può fare. Non può pretendere di trasformare l’inaugurazione di un corso di Publitalia in un’atto divinatorio. Già perché, a parte il fatto che in latino “inauguralis” non esiste, se volessimo perdonare “schiena molle” per averlo fatto derivare da “auguralis” sempre a bomba torneremmo. Auguralis è un’azione relativa all’augure, che a Roma era un indovino che prediceva il futuro: dal volo degli uccelli.